Dimenticato dalla terra d’origine ma non dai suoi cattolici. Un recupero devozionale da percorrere, lottò contro sacerdoti concubinarii e dediti al lucro ed alla simonia (il commercio di cariche ecclesiastiche) Il medioevo piacentino, quello più prossimo all’epoca del Concilio di Piacenza delle crociate, svela un illustre concittadino ricordato come “literis ad plene imbutus” (maestro versato nelle lettere), “ex illustri genti de Porta” (della Nobil Famiglia dei Porta) e come gli storici Ughelli e Campi scrivono: “Gerardus placentinus, illustri loco natus”
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