Ogni opera d’arte, come questa icona in maiolica policroma, opera dell’artista Felice Lovisco, realizzata a ricordo dell’evento della Consacrazione della Città, parla non solo al cuore, ma anche alla nostra mente.
Qui la Regina delle genti lucane è rappresentata mentre mostra il Bambino Gesù, non seduta in trono avvolta nel suo rivestimento aureo, ma in piedi, come segno dinamico di una Chiesa “in uscita”, con il manto aperto in segno di protezione.
Il manto della Vergine nella parte interna appare come un cielo notturno trapuntato di stelle, a significare le virtù nascoste di Maria “stella matutina”, il suo silenzio orante, la partecipazione compassionevole, l’alacre servizio, l’umile nascondimento.
All’esterno invece il manto sfolgora nel bagliore solare dell’oro, il colore della divinità, emblema della gloria e della bellezza trasfigurata di Maria la “domus aurea”, la cui luce infonde ai fedeli calore, movimento e forza per agire nel mondo da cristiani convinti e coerenti.
Originale e del tutto inedita dal punto di vista iconografico è la rappresentazione del Bambino che aiuta Maria a reggere il mantello protettivo, quasi a confermare il ruolo della Madre “auxilium christianorum” e cooperatrice di Gesù nella salvezza del genere umano.
Sotto il mantello appaiono i simboli di Potenza, affidata alla protezione della Vergine e del Figlio: la Cattedrale che rappresenta la comunità diocesana unita intorno al Patrono S. Gerardo; il Leone, figura dell’intera Città, ritratto in posa mansueta, che richiama l’antica profezia di pace “il vitello e il leone pascoleranno insieme, ed un bambino li condurrà” (Is.1,6); il Ponte Musmeci, metafora di una comunità moderna e aperta al mondo; e infine lo Stemma di Basilicata a indicare la vocazione di servizio del capoluogo chiamato a servire e mettere in relazione l’intera regione.
Una Città fedele, aperta, pacificata e al servizio dell’unità regionale: questa la profezia e l’auspicio che da christifideles laici responsabili, pensosi e operosi per il bene della comunità, ci impegniamo a costruire e con questa immagine abbiamo voluto affidare a Maria.
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